Il Forum italiano dei movimenti per l’acqua sta organizzando un referendum contro la privatizzazione del servizio idrico integrato voluta dal Governo. La raccolta delle firme comincia il 24-25 aprile e se ne dovranno raccogliere 500 000 in tre mesi.
A Vigevano sono previsti due banchi di raccolta: il giorno 24 al mercato cittadino ed il giorno 25 in via G.Silva dalle 9,00 alle 13,00.
Il Forum ha già depositato in Cassazione tre quesiti.
Il primo chiede l’abrogazione dell’articolo 23 bis della legge 133/2008, conosciuta come decreto Ronchi. Approvata con voto di fiducia lo scorso novembre, è quella con cui il Governo Berlusconi ha introdotto la “liberalizzazione” dell’acqua: di fatto obbliga l’entrata del privato nelle società pubbliche di gestione del servizio idrico integrato con una quota minima del 70% entro il 2013. L’alternativa è invece cedere interamente il servizio ai privati con bandi di concorso entro il 31 dicembre del 2011.
Gli altri due quesiti referendari mirano invece all’abrogazione degli articoli 150 e 154 del Decreto legislativo 152/06 (cosiddetto Decreto Ambientale) del Governo Prodi, che hanno creato i presupposti alla privatizzazione.
La posizione del Forum italiano dei movimenti per l’acqua è nota: con la privatizzazione si pagherà di più, e soprattutto l’acqua è un bene comune, non una merce da cui trarre profitto. La campagna referendaria è sostenuta da 70 associazioni nazionali e mille comitati locali: il mondo cattolico, dalle Acli ai gesuiti, le associazioni ambientaliste e dei consumatori, il sindacalismo di base.
Allego l’intervista a Luca Martinelli, redattore della rivista Altreconomia e autore del libro L’Acqua è una merce
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